martedì 13 ottobre 2009

Storia dei Backstreet Boys

Difficile credere che siano passati 15 anni dal periodo in cui i Backstreet Boys hanno ridelineato il moderno panorama musicale, inaugurando un capitolo di cultura pop che li ha visti dominare le frequenze radiofoniche mondiali, conquistare record di vendite musicali e di botteghino. Un capitolo che ha consegnato a milioni di giovani una nuova generazione di idoli altrettanto giovani. C’eravate anche voi: ricordate le accattivanti, dolci melodie, la complicità ossessiva, l’impeto e la passione che accompagnavano ogni loro gesto? Forse anche voi avevate un poster dei BSB appeso al muro.Il gruppo ha venduto complessivamente oltre 75 milioni di album a livello mondiale. Le prime due pubblicazioni americane hanno ricevuto la certificazione ‘Diamond’ per aver superato i 10 milioni di copie vendute: “Backstreet Boys” nel 1997 ed il memorabile “Millennium” del 1999 che ha raggiunto il N. 1 in 25 paesi. Una dozzina i successi da Top 40 messi a segno, tra i quali 4 capolavori da Top 5 - “Quit Playing Games (with My Heart)”, “As Long As You Love Me”, “Everybody (Backstreet’s Back)” e “All I Have To Give.”Molte cose sono cambiate dal 1997, anno in cui abbiamo incontrato per la prima volta i cinque interpreti dei Backstreet Boys: Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean and Kevin Richardson. Ora sono cresciuti e come molti dei loro ammiratori hanno messo su famiglia; hanno registrato progetti in veste solista e hanno calcato le scene di Broadway, tutto affrontando le ardue prove e le tribolazioni che accompagnano la fama raggiunta in giovane età, incluso l’abuso di stupefacenti e le difficoltà con i management, oltre purtroppo ad alcuni gravi problemi di salute. A completare il quadro si aggiunge Richardson che nel 2006 decide pacificamente di lasciare il gruppo con la benedizione dei compagni.Eppure nel sesto album “Unbreakable”, previsto in uscita per il 30 Ottobre su Jive Records (in Italia il 26 Ottobre), rimangano gloriosamente immutate le melodie senza tempo che hanno sempre contraddistinto il mondo dei BSB, gli hook melodici di grande effetto e le armonizzazioni a 3 e 4 parti ingegnosamente intessute: la dimostrazione che i ragazzi si sono trasformati in musicisti di grande talento, ancora innamorati di ciò che riescono a fare con sorprendenti risultati.“E’ incredibile essere ancora qui,” racconta Howie. “Sono molti gli artisti, le boy-band e i rapper che hanno iniziato assieme a noi e ora sono svaniti nel nulla. Guardiamo ad icone come gli Eagles, i Rolling Stones o gli Aerosmith: ciascuno dei componenti ha portato avanti progetti individuali, eppure sono ancora capaci di riunirsi. Ammiro quel tipo di imperitura determinazione.”Brian aggiunge: “Le pop band di ieri che ormai si sono sciolte avevano tutte uno o due vocalist centrali. Ciò che ci ha permesso di andare avanti è il fatto che siamo sempre stati un team di cantanti completi, con molti ideali in comune. Abbiamo condiviso in egual misura un’infinità di esperienze. Questo può distruggerti, oppure avvicinarti. Quando ci siamo presi una pausa, tra il 2002 e il 2005, è stato un tale sollievo uscire dai riflettori e concentrarci sul valore di qualcosa di diverso del semplice “essere una pop star”. Dovevamo attraversare quella colossale barriera per poter continuare a giudicare con rispetto ciò che abbiamo costruito come gruppo.”I Backstreet Boys hanno dedicato un anno e mezzo alla registrazione di “Unbreakable”, l’album che segna un fiducioso ritorno al modello pop che definisce al meglio il sound del gruppo. Il primo singolo “Inconsolable”, prodotto da Emanuel Kiriakou (Nick Lachey, Celine Dion, Katharine McPhee), è una classica ballata mid-tempo pilotata dal pianoforte, che rievoca i brani più memorabili della band. Dal giorno della pubblicazione, nel mese di settembre 2007, ha dominato l’airplay delle frequenze pop in ogni angolo del paese.I 13 brani in scaletta mostrano una struttura organica ed un approccio estremamente disinvolto. “Helpless When She Smiles” è un’altra splendida ballata ed una potenziale hit, prodotta da John Shanks (Kelly Clarkson, Sheryl Crow, Bon Jovi, Hilary Duff), già avvezzo ai Grammy. Alcuni dei brani sono stati prodotti e scritti a Nashville con la band da Dan Muckala, che ha lavorato al precedente album dei Backstreet Boys, “Never Gone”. Tra i suoi capolavori la suggestiva e ‘beatles-iana’ “Unsuspecting Sunday Afternoon”, un brano che i ragazzi giudicano all’unanimità come uno dei punti di forza del disco. I BSB hanno chiesto allo stimato compositore Billy Mann di lavorare al brano con Muckala. Il risultato, spiega Brian, “è una storia d’amore con un messaggio inaspettato che fa davvero riflettere. Dal punto di vista melodico il ponte diventa un brano a sé, e la cosa mi piace molto. Diventa fondamentale la potenza suggestiva delle voci. E’ diverso da qualsiasi brano che abbiamo registrato ad oggi.”I ragazzi hanno incontrato Muckala cinque anni fa, nel periodo in cui collaborava con artisti cristiani. “Era, per così dire, ‘intrappolato’ in quella categoria e si intuiva facilmente che era pronto a sbocciare nel mondo profano,” racconta Howie. “Siamo stati fortunati ad agguantarlo in quella fase. È stato il nostro vero ispiratore per ‘Incomplete’”, il primo singolo da “Never Gone.” “A volte i professionisti riescono a metter a segno una grande hit, le loro tariffe triplicano e finiscono prima o poi per perdere la loro umiltà. Ma Dan è diverso e noi non vedevamo l’ora di lavorare di nuovo insieme.”Questa volta i BSB erano decisi ad includere nell’album anche un numero sufficiente di brani più ritmati che vivacizzassero le loro suggestive coreografie live. “Everything But Mine”, capolavoro del sintetizzatore, le frenetiche “Panic” e “Any Other Way” e una “One in a Million” da brivido completano perfettamente il quadro.In “Never Gone” il gruppo aveva scelto motivi incentrati principalmente sulle chitarre. Alla fine questo ha alimentato una certa nostalgia per le classiche melodie cha storicamente accompagnano le loro performance dal vivo. “Le sonorità rock ci limitavano, rispetto al passato, dal punto di vista della coreografia,” spiega Howie. “In studio abbiamo registrato più di 30 brani, ma abbiamo deciso consapevolmente che l’album dovesse tornare ad orientarsi verso una zona di maggior equilibrio. Il nostro pubblico di sempre doveva capire che non avevamo perso di vista ciò che eravamo sempre stati. La performance è una componente essenziale per i Backstreet Boys.”Se da un lato viene spontanea la citazione: “Backstreet’s Back”! – dal titolo del loro storico brano - la verità è che i BSB non se ne sono mai andati. In 15 anni hanno conservato una posizione di rilievo in un settore che così spesso vede scorrere gruppi pop con inaudita rapidità.“Per noi è straordinario percepire che siamo ancora in grado di toccare il cuore del pubblico e trasmettere spensieratezza con brani che la gente può cantare insieme a noi. Siamo riusciti ad individuare un sound magico,” spiega Brian. “In tutti questi anni siamo cresciuti insieme al nostro pubblico. Speriamo di poterci fare compagnia per altri 15 anni almeno.”“L’evoluzione della nostra musica ha seguito l’evoluzione dei giovani che ci sostengono. Eravamo sbarbatelli quando abbiamo cominciato,” aggiunge Howie. “Ogni album ci ha dato l’occasione di maturare un po’, dal punto di vista dei testi e della vocalità. Abbiamo avuto l’opportunità di imparare molto riguardo al mondo del business, al talento artistico, al modo in cui si diventa veri musicisti. Spero che questo emerga dal percorso che abbiamo seguito.”E poi, osserva AJ, “Abbiamo fatto parte di questa band per metà della nostra vita, anche se sembra incredibile. Se mi avessero chiesto nel 1992 se pensavo che sarei stato ancora un Backstreet Boy nel 2008, avrei risposto che ...avremmo fatto qualche bel disco insieme e ce la saremmo goduta per un po’. Ma siamo ancora qui perché amiamo quello che facciamo. Stare sul palco e vedere i volti dei giovani, delle coppie e delle nonnine in prima fila ai nostri concerti, è la nostra vita. Se dovessimo scrivere un libro basato sulle nostre esperienze, credo che finirebbe per essere più lungo di ‘Guerra e Pace’.

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